L‘Università Telematica Internazionale Uninettuno ha attivato il portale University for refugees -istruzione senza confini, sportello informatico per rifugiati ed immigrati in collaborazione con Unire per Unire, movimento internazionale, transculturale e interprofessionale, Co-Mai, comunità del mondo arabo in Italia e AMSI, associazione dei medici di origine straniera. L’università, forte della sua esperienza nell’ambito della cooperazione internazionale e della multiculturalità, offre 50 borse di studio, a persone riconosciute con la status di rifugiato e permette di iscriversi in maniera gratuita a corsi universitari online riconosciuti in Europa e in altri 11 Paesi.
“E’ una grande iniziativa”dice Emilia Gridà Cucco Gangi, responsabile dell’ufficio stampa di Uninettuno “Si può accedere al portale da qualsiasi device ed è fruibile in italiano, arabo, francese e inglese. Questo consente allo studente di usufruire del servizio da ogni paese e in qualsiasi momento”.
Per ottenere una borsa bisogna:
- andare sul portale alla parte dedicata al riconoscimento titoli di studio,
- premere il pulsante riconoscimento titoli di studio per rifugiati senza documentazione
- compilare quattro moduli:
– scheda dati anagrafici,
– scheda dati diploma,
– scheda dati laurea,
– scheda dati laurea non conseguita.
Questa ultima sezione permette di continuare il percorso accademico intrapreso nel proprio Paese, la domanda verrà infatti inviata ad un’apposita commissione internazionale di esperti che hanno il compito di verificarla e di valutare il candidato. Maria Amata Garito, rettore di Uninettuno, spiega: “I rifugiati scappando da aree di guerra, spesso non possono presentare la documentazione cartacea per questo la nostra università ha istituito questo gruppo multidisciplinare in grado di reintegrare gli studenti al giusto livello della loro carriera universitaria grazie a un semplice colloquio”.
E’ il caso di Harout insegnante trentenne siriano, di Aleppo, ora rifugiato in Libano, laureato in chimica nel suo Paese che si è iscritto a ingegneria informatica e si sente rinato grazie a questa seconda opportunità.
L’iniziativa, proposta nel 2015, è stata realizzata grazie alla sinergia tra le diverse associazioni che da anni hanno a cuore la cooperazione e l’integrazione, per riqualificare l’immagine degli immigrati, troppo spesso strumentalizzata in negativo. Il protocollo d’intesa è stato firmato dal presidente di Uniti per Unire, professor Foad Aodi e dal rettore di Uninettuno, Maria Amata Garito alla presenza dell’ambasciatore della lega araba.
“La sorpresa più grande è stata quella che il servizio, pensato per rifugiati in Italia, ha avuto invece una grande adesione anche all’estero” afferma Maria Amata Garito “essendo un’università telematica, abbiamo videoregistrazioni di docenti internazionali in più lingue. Un ragazzo siriano in Germania ha infatti dichiarato di essersi candidato per il progetto dopo aver visto che tra i docenti c’era un suo vecchio professore di Aleppo che non aveva più potuto seguire per via della guerra”.
Sul portale è attiva anche una sezione di consulenza medica in collaborazione con l’Amsi, al momento solo nel Lazio, che prevede 30-40 medici a disposizione online per tutti quelli vi si rivolgono.
“Siamo partiti dall’esperienza degli ambulatori Amsi per gli stranieri attivi nelle Asl di Roma dal 2002”- afferma il presidente di Uniti per unire.
Il rettore vorrebbe che il portale fosse disponibile nei centri d’accoglienza in maniera che nell’attesa i ragazzi possano accedere alle schede che danno informazioni sui livelli di istruzione. “Sarebbe interessante anche sviluppare una sezione sulla competenza professionale”- aggiunge.
Infine, a Istruzione senza confini non potevano mancare una sezione di lingua araba e italiana:
“E’ importante che ci sia una reciproca comprensione per una convivenza pacifica.” – afferma la Garito- “Speriamo di essere utili per un’integrazione costruttiva per tutte e due le parti”.
tratto da piuculture.it

Questa formula fa parte del programma School Language Assistant, promosso e regolamentato dal Governo Federale Australiano. Il suo scopo è permettere alle scuole primarie e secondarie australiane di accogliere una persona di cultura e lingua straniera per una durata di massimo 12 mesi al fine di dare agli studenti l’opportunità di entrare in contatto da vicino con una nuova cultura e con le sfumature di una lingua straniera.
European Freelancers Week was inspired by several local events in different countries. In Italy, the first Freelance Day was held in 2013 in Torino, supported by ACTA. In the United Kingdom, IPSE has long organized National Freelancers Day. It’s time independent workers across Europe got their own similar events!

Da febbraio 2016 riapre lo Sportello di orientamento alla professione di traduttore letterario presso la Casa delle Traduzioni di Roma a cura di Marina Rullo(Biblit.it).
Si rinnova per una seconda edizione il Premio Letteraria, premio per la narrativa edita italiana e in traduzione nato nel 2014. Il bando si apre il 1° gennaio 2015, ha scadenza il 31 gennaio 2015 ed è rivolto a tutte le opere di narrativa di autore italiano e di autore straniero tradotto, pubblicate tra il primo gennaio 2014 e il 31 gennaio 2015.
Il tedesco per lavoro, lo spagnolo per le vacanze, l’inglese per comunicare dovunque senza problemi. Nell’era dell’Unione europea e del mondo iperconnesso le lingue straniere sono diventate strumenti di comunicazione indispensabili per non essere tagliati fuori.