Nel 2008, in un freddo gennaio nevoso, sono arrivata a Istanbul e mi sono di nuovo immersa in quella atmosfera che adoro: entrare nelle moschee, osservare i fedeli che compiono i loro riti, ascoltare a occhi chiusi il canto del muezzin. Istanbul ha così tante moschee da perdere la testa e io le ho viste praticamente quasi tutte! E poi mi sono persa al Gran Bazar, divertendomi a contrattare per qualsiasi cianfrusaglia, ho fumato l’arghile in un bar di soli uomini, ho mangiato tutte le prelibatezze turche che mi sono capitate sottomano e poi ho osservato. I colori, il mare, una città divisa tra Oriente e Occidente. Il tutto condito da un manto nevoso che ha reso il panorama ancora più magico.