Università di Padova: creato il traduttore da dialetto a dialetto

downloadPADOVA. Nel Padovano si chiamano “scarpie”, e l’usanza arriva fino al Ferrarese. La linea di confine è delimitata da un paesello di nome Baura, dove è attestata la prima forma radicalmente diversa: “tiarina”, che poco più a sud si trasforma in una ben più comprensibile “taela de ragn”. A Palermo invece, per indicare le ragnatele, dicono “filini”, a Milano “ragnera”, a Torino “ragna” o “aragna”. Per scoprirlo basta un click sul software online NavigAis(http://www3.pd.istc.cnr.it/navigais-web/index.htm): l’utilizzo è un po’ meno intuitivo, ma il funzionamento è identico a quello del ben noto Google Translate, il traduttore online di Google.

A sinistra si inserisce la parola italiana, mentre a destra si indica la provincia o il paese di riferimento. Poi si clicca su “move to” e sullo schermo compare una cartina semplificata, con la trascrizione fonetica di tutte le forme dialettali corrispondenti. Le zone di riferimento sono soprattutto paesi, a ricordarci come i dialetti siano vivaci e sfaccettati, con differenze che cambiano a pochi chilometri di distanza.

A Padova città un bambino è un “putèo”, ma spostandosi in provincia il ventaglio è amplissimo: al nord dell’interland vige l’espressione “tosato” o “tosatel”, ma già verso Verona ci sono i “butei”, che nel Trevigiano diventano “putelèti”. Va da sé che, nonostante la finalità fosse di natura rigorosamente scientifica, il programma mette a disposizione di tutti un immenso patrimonio linguistico, da consultare anche solo per curiosità o divertimento. Il portale, già online e perfettamente funzionante, raccoglie molte diversità dialettali relative, per un totale di circa un milione di lemmi. L’idea per realizzarlo è partita dodici anni fa da un ricercatore del Cnr, il professor Graziano Tisato, che all’epoca lavorava ad un atlante multimediale del dialetto Trentino (Il Trentino dei contadini.

Piccolo atlante sonoro della cultura materiale): l’obiettivo era quello di comparare, in diverse date, i dialetti delle stesse località. Ci vollero cinque anni di lavoro, ma fu il punto di partenza per completare un disegno ben più grande, che ha portato i ricercatori padovani in giro per i borghi più sperduti del Veneto. Il progetto, interdisciplinare, ha coinvolto un gruppo di esperti di dialettologia, etimologia, fonetica ed etnografia, riunitisi con lo scopo di raccogliere e raccontare i dialetti veneti secondo le attuali metodologie informatiche e linguistiche. «Per la raccolta dei lemmi ci muovevamo sempre in tre» spiega Tisato, «un tecnico video per le riprese, io che mi occupavo dell’audio e poi c’era un linguista.

Naturalmente, nel ruolo di linguista si sono alternate molte figure, perché serviva necessariamente qualcuno che parlasse molto bene il dialetto del luogo. Le ragioni sono almeno due: la prima, che qualcuno doveva pur comprendere cosa stesse dicendo l’intervistato; la seconda, che soprattutto quando ci si relaziona con persone molto anziane è importante usare la loro lingua. Se noi gli parliamo in italiano alziamo un muro, e loro rispondono in italiano. Se usiamo il dialetto, invece, si crea un ponte: rispondono in modo spontaneo, e spesso raccontano storie di vita incredibili. Parliamo di persone che talvolta hanno superato i cent’anni, e che portano stampati nella memoria i ricordi di due guerre. Al di là dell’obiettivo finale, è stata un’esperienza che ci ha toccato e lasciato molto».

L’enorme quantità di materiale audio e video raccolto negli anni è stato poi utilizzato per l’Atlante dei dialetti veneti, presentato lunedì scorso all’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione. L’Atlante, reso possibile dalla collaborazione con Università di Padova ed un finanziamento della Fondazione Cariparo, è anch’esso disponibile online, scaricabile dal sito: http://www.pd.istc.cnr.it/amdv/.

tratto da mattinopadova.gelocal.it

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25-26 settembre: torna a Parma il Traduttore Visibile

VII edizione del convegno Il Traduttore Visibile: una “due giorni” interamente dedicata alla traduzione organizzata dall’Università di Parma con il sostegno e il contributo di Regione Emilia RomagnaComune di Parma, Giornata Europea delle Lingue, Ambasciata di Spagna – Istituto Cervantes e Fondazione Monte Parma, che si terrà giovedì 25 e venerdì 26 settembre, nell’Aula Magna “Miazzi” del Dipartimento di Antichistica, Lingue, Educazione, Filosofia – A.L.E.F. (Area di Lingue e Letterature Straniere – viale San Michele 9).

Sin dalla sua origine, il progetto si prefigge l’obiettivo di formare e informare studenti e traduttori professionisti in materie relative alla preparazione professionale e alle sfide poste dalla pratica lavorativa nel campo della traduzione.

Anche quest’anno sono due i temi chiave su cui si concentrerà il convegno, nel quale sono previsti interventi di docenti universitari, scrittori, traduttori e guide turistiche.

La prima giornata, che prenderà il via alle 9 con il saluto delle autorità, si intitola Tradurre. Professione: Poeta, e sarà dedicata alla traduzione della poesia.

La seconda giornata, che prenderà il via alle 9.30, si intitola Sì, viaggiare… con il traduttore alla guida e si occuperà del ruolo delle traduzioni, e dei traduttori, nei viaggi e nel turismo.

tratto da lagazzettaparmigiana.it

20 settembre 2014: II edizione de “La giornata del traduttore”

La giornata del traduttoreSi tiene il 20 settembre 2014 al Palazzo dei Congressi di Pisa la seconda edizione della Giornata del Traduttore. L’evento è rivolto ai traduttori tecnici ed editoriali e agli operatori economici, per confrontarsi sulle nuove prospettive della professione in un mondo che cambia.

Tema di quest’anno è il ruolo del traduttore nell’internazionalizzazione delle imprese. Il convegno è promosso dalle scuole STL Formazione di Pisa e European School of Translation di Roma.

Il motto di quest’anno è “Prepariamoci a un mondo diverso”. L’espansione sui mercati internazionali, lo confermano tutte le statistiche, è una chiave di successo anche in tempi di crisi. Il traduttore, grazie alle sue competenze, ha un ruolo chiave.

Interviene alla giornata un qualificato gruppo di relatori, provenienti dal mondo della traduzione e da quello dell’economia. Le relazioni propongono esperienze e soluzioni pratiche per cogliere le opportunità della collaborazione fra imprese e traduttori, nel mondo dell’industria e in quello dell’editoria: qui il PROGRAMMA.

I lavori del 20 settembre sono preceduti, venerdì 19, da un pomeriggio di approfondimento con incontri rivolti ai traduttori.

La prima edizione della Giornata del Traduttore (maggiori informazioni) si era svolta a Pisa il 13 settembre 2013 e aveva richiamato un folto numero di professionisti, desiderosi di confrontarsi sulle opportunità di una professione in grande cambiamento.

I posti sono limitati e le ISCRIZIONI si chiuderanno il 12 settembre, salvo raggiungimento del numero massimo di iscritti (Iscrizioni).

tratto da lagiornatadeltraduttore.it

Cercasi traduttore!

Forte di 70 000 volontari e 500 000 membri, la Croce Rossa Svizzera (CRS) è la più grande organizzazione umanitaria della Svizzera. È riconosciuta dalla Confederazione come unica Società nazionale della Croce Rossa in Svizzera e fa parte integrante del Movimento internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa. La Sede della CRS, a Berna, opera in Svizzera e in una trentina di altri paesi nei settori della salute, dell’integrazione sociale, della ricerca e del salvataggio, nonché nell’ambito della gestione di catastrofi e della cooperazione allo sviluppo. Essa funge da centro di competenza ed erogatore di servizi per l’intera CRS – associazioni cantonali, organizzazioni di salvataggio e istituzioni comprese.

Al fine di completare il suo servizio di traduzione, annesso al dipartimento Marketing e comunicazione, la CRS cerca, per inizio settembre, un/una

Traduttore/traduttrice tedesco/francese – italiano (70-80%)

Compiti

In seno a un team di professionisti, traduzione, adattamento e revisione di testi di vario genere inerenti ai campi di attività della CRS, fra cui pubblicazioni, comunicati, articoli e informazioni per il sito Internet e Intranet, rapporti, verbali, regolamenti e corrispondenza. Si tratta di testi impegnativi, di genere informativo o promozionale, dal contenuto tecnico, medico, giuridico o finanziario, che richiedono attitudini redazionali, un alto livello di precisione e una vasta cultura generale. Il luogo di lavoro è a Berna.

Requisiti richiesti

  • Lingua madre italiana
  • Diploma universitario di traduttore
  • Padronanza del tedesco e del francese e buone conoscenze dell‘inglese
  • Esperienza professionale
  • Capacità di adattamento e spirito di collaborazione
  • Buone conoscenze dei programmi informatici e familiarità con la ricerca documentale
  • Nozioni di terminologia
  • Forte motivazione e impegno
  • Flessibilità e capacità di lavorare sotto pressione

Le nostre prestazioni

La CRS è un’organizzazione senza scopo di lucro solidamente ancorata a livello nazionale e internazionale, che difende dei valori universali. È un datore di lavoro apprezzato e attrattivo per persone competenti e impegnate. Incoraggia e stimola i propri collaboratori, da cui si attende un alto senso di responsabilità e prestazioni di elevata qualità. Offriamo in cambio un ambito lavorativo piacevole e moderno, buone prestazioni sociali, possibilità di formazione e di sviluppo professionale.

Abbiamo suscitato il suo interesse?

I dossier di candidatura completi (curriculum vitae, lettera di motivazione, certificati di lavoro, diplomi) vanno inviati, di preferenza per posta elettronica, a personal@redcross.ch oppure per posta a Croce Rossa Svizzera, Katherina Leuenberger, servizio del Personale, Rainmattstrasse 10, 3001 Berna. Per informazioni rivolgersi al numero 031 387 71 11.

tratto da redcross.ch