Le frittelle di patate
Ecco una ricetta molto semplice che i cristiani iracheni preparano durante il periodo della Quaresima come antipasto o contorno.
Ingredienti:
- 5-6 patate medie
- 1 mazzetto di erba cipollina
- 1 uovo
- 25g di pan grattato
- 30g di farina
- spezie: aglio in polvere; curcuma; pepe nero; cumino
- sale
- olio per frittura
Preparazione:
Cuocerle in acqua bollente per circa 20 minuti, dopo di che scolarle e immergerle in acqua fredda.
Una volta stiepidite, pelare le patate e schiacciarle servendosi di una forchetta o tritarle con un mixer.
Trasferire le patate in un’insalatiera e aggiungere il pan grattato, la farina, un pizzico di ciascuna spezia, l’uovo, l’erba cipollina e un pizzico di sale. Mescolare il tutto a mano fino ad ottenere un impasto abbastanza omogeneo.
Con le mani leggermente unte, lavorare l’impasto e formare delle palline della grandezza di un uovo, poi schiacciarle per formare dei dischi spessi 1-2cm.
In una padella capiente, far scaldare l’olio per frittura. Friggere le frittelle di patate fino a quando non risultino dorate da entrambe i lati (circa 3 minuti per lato). In alternativa, le frittelle possono essere cotte in forno preriscaldato a 180° per circa 15 minuti, avendo cura di girarle a metà cottura.
Servire le frittelle di patate leggermente tiepide accompagnate da sottaceti.
I falafel di fave (ta’miya)
Questa è invece un’alternativa ai classici falafel di ceci che viene preparata dai copti egiziani sempre durante il periodo della Quaresima.
Ingredienti:
- 500g di fave secche
- 1 cipolla
- 4 spicchi d’aglio
- 2/3 rametti di coriandolo fresco
- 2/3 rametti di prezzemolo fresco
- 2/3 rametti di aneto fresco o un cucchiaio di aneto secco
- 1 cucchiaio di cumino in polvere
- 1 cucchiaio di bicarbonato
- sale e pepe
- semi di sesamo
- olio per frittura
- tahina
- pane pita
Preparazione:
Mettere in ammollo le fave per almeno sei ore. Una volta ammorbidite, pelarle e sciacquarle.
Servendosi di un robot da cucina, tritare insieme le fave, la cipolla, l’aglio, tutte le spezie e il bicarbonato, fino ad ottenere una purea omogenea e compatta. Se dovesse risultare troppo lenta, aggiungere un po’ di farina.
Lavorare l’impasto a mano e formare delle polpettine. Passare ogni ta’miya nei semi di sesamo oppure in poca farina.
Friggere le ta’miya in olio caldo finché non risultino dorate su entrambi i lati.