Care famiglie, eccomi di ritorno da un viaggio meraviglioso negli Stati Uniti, saltato nel 2020 e finalmente realizzato quest’anno. Due settimane sono volate e quando penso a tutti i luoghi che ho avuto la fortuna di vedere mi sembra ancora di essere in un sogno!
Non voglio tediarvi con lunghi racconti come mio solito anche perché è una meta molto gettonata, vorrei solo scrivervi per sommi capi com’è andata la nostra esperienza e darvi qualche consiglio.
Prima di tutto le informazioni essenziali: viaggio dal 16 al 31 agosto, partecipanti oltre a me, il TPO e nostro figlio Riccardo di 8 anni, si sono uniti mio cugino e sua moglie. Una novità per noi che siamo soliti viaggiare da soli, ma che ha reso il tutto più divertente!
Volo: TAP, Roma FCO – Lisbona – San Francisco, con uno scalo breve sia all’andata che al ritorno (rischiosissimo, al ritorno eravamo in ritardo di circa 40 min e abbiamo corso come dei matti per prendere la coincidenza, ma ci hanno aspettato!). Volo comodo, con i soliti intrattenimenti di bordo, sacca con giochi, cuscinetto, spazzolino per mio figlio, attenzione ai bambini serviti sempre prima degli adulti, cibo discreto, promosso. Costo: 600 euro acquistato a febbraio, con un bagaglio da stiva e, considerando i prezzi di quest’anno, ci è andata più che bene!
Auto: un salasso (ma lo sapevamo)! Noleggio con Sixt, per due settimane con tutte le assicurazioni incluse e guidatore aggiuntivo ben 2400 euro. Avevamo chiesto un van ma ci hanno dato un SUV, una Toyota Highlander 7 posti e alla fine è stato meglio così soprattutto per l’alluvione alla Death Valley. Abbiamo poi acquistato a parte il seggiolino per Riccardo (50 dollari) e una cassa di polistirolo che abbiamo riempito di ghiaccio, bottiglie d’acqua e frutta e che ci è stata molto utile durante la visita dei parchi.
Itinerario: classico, il cerchio antiorario. Da San Francisco, dopo una prima notte a Palo Alto, siamo scesi lungo la costa e abbiamo fatto 3 notti a Los Angeles, 1 notte a Kingman, 1 notte a Tusayan all’entrata del Grand Canyon, 1 notte alla Monument Valley, 1 notte al Bryce Canyon, 1 notte a Las Vegas, 1 notte alla Death Valley, 1 notte a Visalia vicino al Sequoia e 3 notti a San Francisco. Ovviamente è stato stancante, abbiamo fatto tantissimi km e concentrato le visite il più possibile ma non potevamo rimanere più giorni e abbiamo fatto quello che avevamo programmato godendocelo alla grande!
Ora veniamo agli hotel (considerate che noi avevamo sempre una camera con due letti queen e che il cambio dollari/euro era praticamente alla pari):
– Travelodge by Whyndham Palo Alto: classico motel, senza infamia e senza lode, per una notte ok. Voto 7. Costo 120 dollari.
– Hotel Aventura a Los Angeles: nel quartiere di Koreatown, molto tranquillo ma con pochi ristoranti se non ovviamente di cucina koreana, ci siamo sempre mossi in auto anche per fare colazione (ma a Los Angeles è essenziale cmq l’auto). Hotel molto carino, pulito, camera spaziosa. Voto 8. Costo per 3 notti 630 dollari.
– Motel 6 a Kingman: catena di motel molto diffusa, motel semplice ma personale scortese e pulizia ni. Voto 6. Costo 90 dollari.
– Red Feather Lodge a Tusayan: ha una parte hotel e una parte motel, io avevo prenotato quest’ultimo ma allo stesso prezzo ci hanno fatto un upgrade all’hotel. Che dire, eccellente! Ha anche una piccola piscina all’aperto. Voto 9. Costo 180 dollari.
– Goulding’s Lodge alla Monument Valley: avevamo un appartamento per tutti e 5 con una camera, un letto matrimoniale e un divano letto posizionati nel soggiorno, un bagno e una mini cucina. E’ praticamente un bungalow ed è appena fuori il parco. Il contesto è meraviglioso, l’appartamento ok. Voto 7. Costo appartamento 260 dollari.
– Hotel Best Western Ruby’s Inn al Bryce Canyon: il migliore del viaggio, molto grande, tipo motel ma più curato e con tantissimi servizi, dai negozi, al ristorante, palestra e piscina. L’unico alloggio della vacanza con colazione a buffet inclusa. Top! Voto 10. Costo 180 dollari.
– Hotel Flamingo a Las Vegas: classico hotel enorme di Las Vegas, con casinò (ovviamente) e tutti i servizi immaginabili, avevamo una camera al 14 piano con una bellissima vista sulla piscina, il parco con i fenicotteri rosa e la ruota panoramica. Bello. Voto 8. Costo 100 dollari (non andate nel weekend, costa il doppio).
– Hotel Whyndham Visalia: bello, pulito, con piscina e vasca idromassaggio, un po’ defilato rispetto alla città ma comunque comodo per la visita al Sequoia. Voto 9. Costo 150 dollari.
– Lombard Plaza Motel a San Francisco: stile motel ma più curato, sulla Lombard, quindi in zona abbastanza centrale, con parcheggio per l’auto (essenziale a San Francisco), personale molto cortese. Voto 8. Costo per 3 notti 720 dollari (purtroppo San Francisco è carissima e questo era uno dei motel dai prezzi più bassi!).
Menzione speciale (in negativo) per l’alloggio alla Death Valley: nel giorno in cui ci siamo mossi da Las Vegas per andare verso la Death e dormire poi all’interno del parco ce ne sono successe di tutti i colori… diciamo che è stato il giorno degli imprevisti e dato che tutto il resto è andato molto bene ci siamo adattati allo sfiga day! Di mattina, a Las Vegas, mentre stavamo parcheggiando all’interno di un parcheggio multipiano, ci hanno tamponato. Nulla di grave, un danno quasi invisibile, ma ovviamente abbiamo dovuto gestire il tutto con la compagnia di noleggio telefonicamente e abbiamo perso un sacco di tempo. Poi, mentre andavamo verso la Death, siamo incappati in un flash flood (quest’anno ce ne sono stati molti, considerate che la Death è anche stata chiusa per circa due settimane a causa di queste bombe d’acqua che creano degli allagamenti sulla strada molto pericolosi) e fortunatamente con il nostro SUV non abbiamo avuto grossi problemi fino a quando è stata però la polizia a bloccarci perché avevano chiuso la strada di accesso alla valle per allagamenti. Ho dovuto disdire il nostro hotel, quindi, per impossibilità nel raggiungerlo (avevamo prenotato allo Stovepipe Wells) e, senza darci per vinti, abbiamo alloggiato nel primo che abbiamo trovato vicino alla deviazione per la valle, il Longside Inn, decisi a riprovarci l’indomani. L’avventura si è poi conclusa bene, siamo partiti alle 7 di mattina e siamo riusciti a visitare la Death Valley, ma intanto durante la notte, tanto per concludere lo sfiga day, nostro figlio è caduto dal letto! Fortunatamente non si è fatto nulla! L’hotel, però, da dimenticare, squallido è dire poco. Costo 120 dollari.
Pasti: abbiamo sempre mangiato “all’americana”, quindi varie catene di fast food, bbq, una volta pesce, ovviamente avete l’imbarazzo della scelta anche se volete assaggiare altri tipi di cucina. Buonissimi i pancakes per colazione di Ihop, abbiamo molto apprezzato Denny’s, non ci è invece piaciuta Wendy’s.
Consigli di esperienze da fare:
– lungo la costa fermatevi a vedere gli elefanti marini di San Simeon e a mangiare a Cambria, piccola ma molto carina. Inoltre, da non perdere, anche se lo abbiamo visto con la nebbia, Morro bay e l’elegante Santa Barbara.
– a Los Angeles immancabili gli Universal Studios: costano molto, noi non abbiamo preso il saltafila perché costava davvero troppo, ma siamo riusciti a fare comunque molte attrazioni scaricando l’app e monitorando le file (siamo andati di giovedì). Bellissimo il giro negli studios. Oltre alle solite tappe conosciute della città, siccome io e mio cugino siamo patiti di film horror, siamo andati alla ricerca delle case di Nightmare e Halloween, poi ovviamente i siti dove hanno girato Pretty Woman e casa Walsh di Beverly Hills 90210. Se vi interessa è un giro carino da fare. Vi consiglio anche una cena da Bubba Gump a Santa Monica, molto molto carino. Dimenticavo: se ne avete l’occasione non perdete una partita di baseball al Dodgers Stadium, Riccardo si è emozionato tantissimo e, anche se non capisco nulla di questo sport, devo dire che anche a me è piaciuta molto l’atmosfera allo stadio!
– se andate a visitare Calico, una ghost town troppo turistica a dir la verità, mangiate lì vicino al Peggy Sue’s Diner, farete un salto indietro agli anni 50 e non ve ne pentirete. Bellissimo e cibo ottimo.
– se passate per Seligman, non fate solamente le foto con le macchine di Cars ma andate anche a dare un’occhiata al Delgadillo Snow Cap, un posto molto particolare dove troverete la bottega di Angel Delgadillo, un barbiere molto amato in città che purtroppo ora non c’è più. Noi abbiamo percorso solo un piccolo tratto di Route 66, mi piacerebbe un giorno farla tutta, è veramente particolare, con i suoi motel e caffè di un’altra epoca.
– a Tusayan, per visitare il Grand Canyon, potete muovervi con la navetta (la linea è la purple): è molto comoda e vi permette di riposarvi dalla guida. Se volete mangiare qualcosa di speciale andate allo Yippee-Ei-O! Steakhouse, dove potrete provare il serpente a sonagli: buono, sembra pollo!
– lungo il tragitto verso la Monument Valley ci siamo fermati a vedere le orme dei dinosauri, un ragazzo di origine Navajo ci ha fatto da guida ed è stato gentilissimo, ma forse è stata la cosa meno interessante di tutto il viaggio. Per quanto riguarda la Monument, inizialmente avevamo pensato di farla in autonomia, ma poi abbiamo prenotato un tour con Goulding’s Lodge per vedere il tramonto: dalle 18 alle 20,30 ci hanno portato anche in luoghi meno conosciuti e abbiamo visto un tramonto che ricorderò per sempre. Assolutamente consigliato! (costo 77 dollari adulti, 55 dollari bambini)
– a Page per scelta non abbiamo dormito, ma se avete più tempo sicuramente una notte potete farla lì e godervi di più anche il lake Powell che noi abbiamo visto solo di sfuggita. Visita all’Antelope lower fatta con Dixie Ellis, stupendo.
– al Bryce Canyon, come per il Grand Canyon, potete muovervi con le navette che sono molto efficienti. Se andate nel sito del canyon potete monitorare il loro arrivo in tempo reale. Inoltre, per una serata un po’ trash ma vi assicuro molto divertente, non perdetevi la cena con spettacolo di musica country all’Ebenizer!!
– a Las Vegas se volete spendere poco per cenare, vi consiglio il Planet Hollywood. Noi abbiamo mangiato bene. Oltre al solito giro lungo la Strip, vi consiglio di spendere un po’ di tempo in quella che è la “downtown” di Las Vegas ovvero Fremont Street. Vale la pena.
– sulla strada verso la Death, se passate da nord, ad Amargosa troverete l’Alien Center. Fateci un giro, i prezzi sono altissimi, ma è davvero carino. Al momento la strada da Beatty per entrare nella valle è chiusa, potete entrare da est solo da Amargosa e Parhump (molte strade non si sa quando riapriranno a causa dell’alluvione del 5 agosto e molti siti sono chiusi, ma quelli più turistici sono aperti).
– sulla strada dalla Death al Sequoia passerete per lande davvero desolate ma che a noi hanno colpito proprio per il loro abbandono, da Trona a Tehacapi (dove alla Red House abbiamo mangiato un buonissimo brisket e un ottimo pulled pork).
– non fate il nostro errore di andare al Sequoia di sabato, troppa troppa gente. Non ce lo siamo goduto completamente, anche se merita tantissimo.
– esperienze da non perdere a San Francisco: assolutamente Alcatraz (anche Riccardo ha ascoltato tutta l’audioguida!), il giro in bici fino a Sausalito con ritorno in traghetto, una passeggiata a Chinatown dove noi abbiamo beccato casualmente il festival della luna ed è stato bellissimo (andate anche a vedere come fanno i biscotti della fortuna alla Golden Gate Fortune Cookie Factory), un giro sul cable car. Utilizzate i mezzi, sono comodi e scaricate l’app Muni mobile per fare i biglietti.
Cosa mi è piaciuto di più: ho amato San Francisco alla follia, tra i parchi sicuramente l’Antelope al primo posto e poi la Monument. 


Come al solito mi sono dilungata, ma se avete comunque bisogno di altre info sono qua!! Al prossimo viaggio! 