Sabir: una lingua, un unico mare e ben due festival da non perdere!

Sabir è la lingua franca con cui, dal Medioevo fino a tutto l’Ottocento, nei porti e sulle imbarcazioni del Mediterraneo, comunicavano mercanti e pescatori, commercianti e marinai provenienti da vari paesi. Lingua meticcia che ne accoglie molte altre come l’arabo, l’occitano, il greco, il catalano, il turco, il siciliano, il genovese, il veneziano, Sabir non corrisponde a una popolazione precisa, non designa né un territorio né un confine, ma esprime l’esigenza primaria di sapere e di comunicare.

Il Sabirfest – Vivere il Mediterraneo, organizzato da Mesogea, Horcynus orca e People on the move e che si terrà nella città di Messina dal 25 al 28 settembre, è la prima edizione del progetto culturale che da questa lingua trae il nome e l’ispirazione e che, dall’area dello Stretto, lancia occasioni e spunti di riflessione per ripensare e vivere il Mediterraneo attraverso quattro sezioni intrecciate: SabirFest (incontri e presentazioni), SabirLibri (un mercato di libri all’aperto e al coperto dove poter sfogliare, leggere e comprare libri), SabirSuq(un mercato di oggetti, odori e gastronomia mediterranea con degli angoli ristorazione) eSabirMaydan (una piazza civile e civica dove si incontrerà la società civile mediterranea).

Giornalisti, attori, musicisti, traduttori, editori e giornalisti, italiani e internazionali per quattro giorni animeranno la città siciliana con incontri, reading, presentazioni, performance musicali e teatrali.

Per vedere tutto il programma cliccate qui.

Ma c’è un altro importante festival che prende il nome da questa magica parola che è Sabir. Il Sabir Festival, il festival diffuso delle culture mediterranee, che si terrà a Lampedusa dall’1 al 5 ottobre, in cui si realizzeranno dibattiti, incontri e laboratori sul ruolo di Lampedusa come ponte tra i popoli nel cuore del mare Mediterraneo. In particolare, i due temi principali, che saranno discussi nell’ambito dei due incontri internazionali, sono ‘Migrazioni’ e ‘Partecipazione e democrazia euro mediterranea’.

La collocazione temporale intorno al 3 ottobre del 2014 consente un forte richiamo alla responsabilità collettiva per la strage avvenuta nello stesso giorno del 2013, nel quale hanno perso la vita 368 persone in cerca di protezione. In tale giorno della memoria si intende, attraverso questo evento internazionale, ridare dignità e voce unicamente alle tante vittime dell’immigrazione.

Per vedere tutto il programma cliccate qui.

Quindi, che altro dire, scegliete uno dei due o meglio, se potete, andate a entrambi, per capire, approfondire, ricordare che facciamo parte di un unico mare e di un popolo che, tempo fa, comunicava in una sola lingua. Senza problemi né discriminazioni di alcun genere. Perché il Sabir era ed è anche questo.

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