Oggi non si può che condannare ciò che è accaduto a Parigi. Io condanno la violenza di un gruppo sparuto di attentatori nei confronti della libertà di pensiero e di parola, nei confronti della satira, dell’ironia, della possibilità di esprimere e di esprimersi. Io sono vicina ai familiari delle vittime della redazione di Charlie Hebdo e partecipo al loro dolore. Io non tollero che al grido di “Allahu akbar” si possa legittimare un attentato in nome di una religione come l’Islam che predica pace e tolleranza tra i popoli da secoli. Anche io oggi sono Charlie e mi indigno per ciò che è successo. Ma quando, girovagando nel web, leggo frasi come questa mi indigno ancora di più:
Se il MASSACRO di Parigi fosse confermato di matrice ISLAMICA, sarebbe chiaro che il nemico ormai ce l’abbiamo IN CASA.
Bloccare l’INVASIONE clandestina in corso, subito.
Verificare chi, come e perché finanzia MOSCHEE e centri islamici.
Chi non rispetta la Vita e la Libertà, non merita niente.
Un pensiero per le povere vittime, disgusto per i politici incapaci.
Eccolo qui. L’estremismo italiano. Ecco come si può generalizzare un’azione di poche persone facenti parte di una cellula terroristica nata e cresciuta in Europa, parlante un perfetto francese. Ecco come un gruppo di persone diventa la totalità che bisogna eliminare dalla faccia della Terra. Ecco come si diffonde la paura, si alzano barriere, si moltiplica il razzismo. Io è di questo che ho terrore. Io è questo ciò che condanno. Continuiamo a esprimere le nostre idee, continuiamo a parlare, a farci sentire, non facciamoci mai chiudere la bocca dalla violenza degli atti e soprattutto da quella delle parole. Non diffondiamo pregiudizi e odio nei confronti delle altre religioni, perché così ci mettiamo alla pari di chi oggi ha premuto il grilletto, perché così diventiamo anche noi integralisti. Io oggi sono Charlie in nome della libertà.