Che cos’è l’Islam? Come si rapporta con il Cristianesimo? Cosa si può fare per non averne paura? Un mondo ancora poco conosciuto. Da conoscere in tutta la sua ricchezza.
E’ di questo che ieri, sabato 13 febbraio, abbiamo parlato nella bellissima sala degli specchi della sede di Confindustria di Ascoli Piceno. Michele Zanzucchi, giornalista e Direttore della rivista Città Nuova, Mustapha Batzami, Imam della Comunità Islamica di Teramo e infine io, con la mia esperienza come mediatrice e operatrice in un progetto SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati), ci siamo seduti allo stesso tavolo per parlare di Islam.
E ciò che ne è uscito è stato un dialogo interessante e costruttivo che ha suscitato interesse in tutta la sala, piena di gente, che ha partecipato con domande e osservazioni.
L’unica strada possibile, in questi tempi in cui è così difficile accettare l’altro, il diverso, colui che non fa parte della nostra cultura e della nostra religione, è quella di conoscerlo, di aprirsi a lui e di non privarsi della ricchezza che ci può donare. E’ per questo che spero che ci siano altre iniziative del genere nel territorio e che a queste ne seguano altre che coinvolgano la comunità musulmana nella sua interezza, con incontri, attività e, perché no, pranzi e cene insieme.
Non si può identificare in un popolo l’ignoranza di quei pochi che non comprendono il vero significato di una religione di pace. Perché l’Islam, come dice la parola stessa, è “sottomissione a Dio” e quel Dio è lo stesso Dio dei cristiani, un Dio buono che non ordinerebbe mai di compiere guerre o attentati alla vita di persone innocenti. Il 13 novembre, come l’11 settembre e come in tante altre tragedie sono morti anche dei musulmani e molti hanno perso dei membri della famiglia. Ricordiamoci di questo e ricordiamoci anche che siamo noi occidentali a vendere quelle tanto temute armi alla Siria e ad altri paesi in guerra.
Concludo con il tipico saluto musulmano che già di per sé è un augurio di pace: as-salamu ‘alaykum, che la pace sia su di voi. Sperando in un futuro accogliente e senza paura.